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Parere legale dei signori avvocati Marcello Noli e Francesco Viani per l’opera Camperia o Masseria del Ponte di Cornigliano [Genova, fine XIX secolo].

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Raro e curioso parere legale relativo a un caso di diritto agrario ligure, con riferimenti puntuali alla normativa postunitaria. Elegante veste tipografica. Interessante anche per lo studio della transizione dei beni pubblici nel nuovo assetto istituzionale italiano.

COD: Sdt 1605 Categorie: , , Tag: ,

Parere legale dei signori avvocati Marcello Noli e Francesco Viani per l’opera Camperia o Masseria del Ponte di Cornigliano [Genova, fine XIX secolo].

Descrizione fisica:
In-4° (cm 26,5 x 18,5); pp. 6; brossura editoriale originale in carta arancione con titoli stampati in nero al piatto superiore. Minimi segni d’uso, ottima conservazione generale.

Contenuto:
Parere giuridico fornito dagli avvocati Marcello Noli e Francesco Viani sull’assetto legale della Camperia o Masseria del Ponte di Cornigliano, con riferimento ai rapporti con l’Amministrazione Provinciale. L’opuscolo affronta il delicato tema dei diritti di uso, proprietà e giurisdizione su un bene di rilevanza pubblica e storica, particolarmente rilevante nel contesto post-unitario italiano.

Nota storico-giuridica sulla Camperia:
Il termine “camperia” è di origine medievale e indica un complesso di terre agricole utilizzate in forma collettiva o regolata da antichi diritti d’uso civico. In Liguria, e in particolare nella zona del ponte di Cornigliano – importante snodo tra il ponente e il centro di Genova – questi beni erano spesso oggetto di controversie tra enti religiosi, privati e amministrazioni civiche. Dopo l’Unità d’Italia, la riforma del diritto agrario e la soppressione di enti ecclesiastici portarono alla ridefinizione giuridica di molte proprietà, rendendo necessari pareri legali come quello in oggetto per tutelare gli interessi pubblici.

Nota sull’autore – Marcello Noli:
Marcello Noli fu noto avvocato e giurista ligure, attivo a Genova nella seconda metà del XIX secolo. Figura di spicco nel diritto civile e amministrativo, fu più volte chiamato a redigere perizie e pareri legali su questioni fondiarie complesse. Collaborò frequentemente con Francesco Viani, altro avvocato di rilievo, in delicate cause legate a beni pubblici, consorterie e successioni patrimoniali. La chiarezza espositiva e la solidità argomentativa dei loro testi li resero punti di riferimento per la giurisprudenza locale.

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