,

Giovanni Boccaccio – Delle donne illustri. Tradotto per M. Giuseppe Betussi – In Vinegia, appresso Gabriel Giolito de’ Ferrari, 1545

2.500,00 

Elegante edizione del 1545 delle Donne illustri di Boccaccio, nella traduzione di Betussi per i torchi di Giolito. Legatura coeva completa di lacci, eccellente stato conservativo. Presente la figura di Sapho e il raro profilo di Giovanni Papa Inglese.

COD: Sdt 1639 Categorie: , Tag: ,

Giovanni Boccaccio – Delle donne illustri. Tradotto per M. Giuseppe Betussi

In Vinegia, appresso Gabriel Giolito de’ Ferrari, 1545

Descrizione fisica:
Volume in 8° (cm. 15,5 x 10,5); carte: (n.n. 20), 239 [errata 139 per 239].
Legatura coeva in piena pergamena floscia con titolo manoscritto al dorso e lacci ancora presenti. Ottimo esemplare, ben conservato.

Contenuto:
Si tratta della celebre raccolta in volgare delle De claris mulieribus, opera scritta in latino da Giovanni Boccaccio intorno al 1361-1362, qui nella traduzione e riscrittura libera di Giuseppe Betussi, umanista e poligrafo padovano attivo nella cerchia di Pietro Aretino. L’opera narra le vite esemplari di donne famose dell’antichità e della tradizione biblica, con fini morali ed educativi. Questa edizione, uscita per i tipi di Giolito de’ Ferrari, è una delle prime in lingua volgare cinquecentesca, e presenta una revisione del testo secondo il gusto umanistico del tempo.

Personaggi illustri trattati:

  • Saffo (Sapho), la poetessa greca di Lesbo, è una delle figure più celebri: presentata come archetipo della donna colta e ispirata, l’autore ne celebra la raffinatezza del verso e la sua capacità di sublimare l’amore. In epoca umanistica, Saffo fu spesso ritratta anche come esempio di intelligenza femminile capace di eguagliare i grandi poeti maschi.

  • Giovanni Papa Inglese (Joanna Papissa), figura leggendaria di una donna salita al soglio pontificio, viene inclusa da Betussi tra le donne famose, in linea con l’interesse rinascimentale per le narrazioni moralmente ambigue. L’episodio, ritenuto fabulatorio ma popolarissimo fino al XVII secolo, è qui raccontato come simbolo delle ambizioni femminili oltre i limiti imposti dalla società.

Curiosità bibliografiche e storiche:

  • Questa versione del Betussi è in parte un adattamento morale e letterario, più che una fedele traduzione. Alcuni nomi sono espunti o riformulati con intenti edificanti.

  • L’errata numerazione delle carte (139 anziché 239) è comune agli esemplari noti, e si ritrova anche in altre edizioni coeve.

  • L’edizione Giolito è riconoscibile per la presenza della nota marca tipografica al frontespizio con la fenice su globo fiammeggiante, e per l’accurata veste editoriale con capilettera ornati e impaginazione ariosa.

Stato di conservazione:
Esemplare completo, con legatura coeva ben mantenuta e lacci integri, rarità per questo tipo di edizione. Frontespizio pulito con impresa editoriale ben marcata. Ottimo stato complessivo.

Importanza dell’opera:
Il De claris mulieribus è la prima raccolta biografica sistematica dedicata esclusivamente a figure femminili, ed ebbe una fortuna notevole in età umanistica. La traduzione e revisione di Betussi consentì all’opera di diffondersi presso il pubblico volgare, e questa edizione Giolito del 1545 è una delle più eleganti e apprezzate.

Torna in alto