Marci Hieronymi Vidae Cremonensis Albæ Episcopi Opera
Lugduni, apud Ant. Gryphium, 1581
Descrizione fisica:
Volume in sedicesimo (cm 12,5 x 8,5); pagine 573, (1). Legatura ottocentesca in mezza pelle con piatti in carta decorata, titoli e fregi dorati su tassello al dorso. Restauro professionale agli angoli superiori degli ultimi 5 fogli, senza perdite di testo. Buona copia, genuina e ben conservata.
Contenuto:
Raccolta delle opere poetiche e morali di Marco Girolamo Vida (1485 ca. – 1566), vescovo di Alba, insigne poeta latino del Rinascimento. Il volume include i celebri poemi:
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De Christo, poema epico in esametri dedicato alla figura di Cristo;
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Scacchia ludus, uno dei primi e più celebri componimenti sul gioco degli scacchi;
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Hymni de rebus divinis, qui in prima edizione;
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Altre epistole, carmi morali e religiosi, encomi.
Particolarità:
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Frontespizio figurato con il noto marchio tipografico del grifone su globo della tipografia di Antoine Gryphe, accompagnato dal motto “Virtute duce, comite fortuna”.
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Nota di possesso manoscritta antica al margine del frontespizio, probabilmente di ambito ecclesiastico.
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Eleganti iniziali xilografiche e impaginazione sobria in stile lionese.
Nota sull’opera e sull’autore:
Marco Girolamo Vida fu poeta umanista tra i più raffinati della prima metà del Cinquecento, apprezzato da Leone X e ispirato alla grande poesia virgiliana, in particolare nell’opera Christiadis libri sex. La sua produzione fu punto di riferimento nei programmi di studio nei collegi gesuitici e negli ambienti controriformati. La presente raccolta lionese riflette il gusto tipografico curato e la diffusione internazionale del suo corpus poetico.
Curiosità bibliografiche:
L’edizione del 1581 appartiene a un momento in cui la tipografia lionese godeva di largo prestigio per la stampa di testi umanistici. Antoine Gryphe, figlio del celebre Sébastien, ereditò l’abilità e la cura formale del padre, confermando la solidità culturale della famiglia editoriale. Il Scacchia ludus, contenuto nell’opera, è considerato uno dei testi precursori della letteratura scacchistica europea.