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Polibio, Historiarum libri quinque. Interprete Niccolò Perotti. – Lione, Sébastien Gryphe, 1548.

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Elegante edizione tascabile delle Historie di Polibio, stampata a Lione da Sébastien Gryphe nel 1548, nella traduzione latina di Niccolò Perotti. Legatura coeva in piena pelle con dorso decorato. Ottimo stato conservativo, raro esempio di classicismo rinascimentale in veste umanistica.

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Polibio, Historiarum libri quinque. Interprete Niccolò Perotti.

Lione, Sébastien Gryphe, 1548.

Descrizione fisica:
Volume in sedicesimo (cm. 11,5 x 7); pagine 592. Legatura coeva in piena pelle marrone, dorso a nervi con titoli e fregi dorati entro riquadri, tagli rossi. Esemplare in ottimo stato di conservazione, genuino, completo e ben conservato, con minime tracce d’uso al dorso.

Contenuto:
Edizione lionese delle Historie di Polibio, qui nella traduzione latina di Niccolò Perotti. L’opera è composta da cinque libri sopravvissuti dell’originale greco, in cui lo storico greco del II secolo a.C. narra l’ascesa di Roma e la conquista del Mediterraneo.

  • Il volume si apre con una lettera proemiale di Perotti al papa Niccolò V, in cui l’autore rivendica la qualità della sua traduzione e l’importanza del progetto culturale.

  • Le pagine, ben stampate, presentano eleganti iniziali xilografiche e una sobria gabbia tipografica.

  • L’impresa editoriale al frontespizio (aquila con globo e motto “Virtute duce, comite fortuna”) è la nota marca di Sébastien Gryphe, simbolo della cultura umanistica lionese del XVI secolo.

Opera:
Polibio rappresenta una delle fonti storiografiche più importanti del mondo antico. La sua opera si distingue per il metodo analitico, la visione geopolitica e l’uso della causa-effetto nella narrazione degli eventi. Fu letta con entusiasmo nel Rinascimento per la sua lucidità e per la riflessione sul potere e sulla virtù politica.
La traduzione di Perotti, umanista e vescovo, fu tra le più influenti nel diffondere Polibio in ambiente latino.

Editore:
Sébastien Gryphe fu uno dei più celebri tipografi lionesi del Cinquecento, attivo tra il 1520 e il 1556. Celebre per la stampa in formato portatile (16°) e per le edizioni di classici latini e greci, Gryphe fu centrale nella diffusione dell’umanesimo europeo. La sua impresa tipografica è tuttora simbolo di qualità e sobrietà editoriale.

Curiosità bibliografica:
Le edizioni grypheane dei classici latini erano molto apprezzate non solo per l’eleganza tipografica, ma anche per la portabilità e la diffusione nel mondo accademico. Polibio, per il suo rigore metodologico, fu spesso accostato a Machiavelli dagli studiosi rinascimentali. Questa edizione, per compattezza e finezza, era destinata a studenti, letterati e diplomatici.

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