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Polydori Vergilii Urbinatis de Rerum Inventoribus Libri Octo – Basileae [Basilea], s.n., 1536

900,00 

Celebre repertorio erudito umanistico sulle origini delle invenzioni e istituzioni umane, quest’opera di Polidoro Virgilio esercitò un’influenza duratura sul pensiero enciclopedico moderno. Edizione cinquecentesca ben conservata, con raffinata impaginazione tipografica basilese.

Polydori Vergilii Urbinatis de Rerum Inventoribus Libri Octo 

Basileae [Basilea], s.n., 1536

Descrizione fisica:
Cm. 15,5 × 10; carte (n.n. 22), 590, (n.n. 1). Testo in carattere romano su due colonne, capilettera figurati incisi in legno, titolo al frontespizio con grande marca tipografica xilografica raffigurante una figura femminile (Fortuna?) in una nicchia, posta su globo e con velo fluttuante. Ripetizione della medesima marca a chiusura del volume. Legatura coeva in piena pergamena rigida con nervature al dorso e titolazione manoscritta “Vergilius de inventoribus”, decorazioni a motivi floreali e greche impresse in nero. Ottima copia, completa e genuina.

Contenuto:
Opera enciclopedica del celebre umanista urbinate Polidoro Virgilio, storiografo e teologo, che si propone di tracciare la storia delle invenzioni e istituzioni umane. L’opera, divisa in otto libri, si struttura come una rassegna erudita delle origini di concetti, pratiche e strumenti culturali, sociali e religiosi:

  • Origine degli dèi e delle religioni

  • Nascita delle arti e delle scienze

  • Primi filosofi e legislatori

  • Istituzioni giuridiche e civili

  • Uso della moneta e commercio

  • Architettura e urbanistica

  • Medicina, astrologia, alchimia

  • Armi, costumi militari e invenzioni belliche

L’opera presenta inoltre un commentariolum sulla preghiera domenicale, denso di implicazioni dottrinali e pedagogiche. L’autore sostiene con forza la superiorità dell’origine cristiana delle arti rispetto a quella pagana, offrendo al lettore un vasto repertorio di citazioni da autori classici e patristici.

Nota sull’edizione:
Questa è una delle più importanti edizioni cinquecentesche dell’opera, riveduta e accresciuta dallo stesso autore. L’edizione basilese del 1536 è particolarmente apprezzata per la qualità tipografica e per l’elegante impaginazione, che coniuga rigore umanistico a chiarezza espositiva. L’opera ebbe enorme fortuna nel XVI e XVII secolo, circolando in più edizioni sia in latino sia in volgare.

Esemplare:
Esemplare in ottimo stato, con legatura coeva perfettamente conservata e dorso ben leggibile. Fronte e retro del volume recano entrambe la caratteristica marca xilografica della Fortuna. Le carte sono fresche, senza segni di restauro, macchie o fori di tarlo rilevanti.

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