Riflessioni de’ Padri Gesuiti di Roma sopra la Sentenza emanata in Lisbona il di XII Gennajo MDCCLVIII, da loro chiamata Il Manifesto di Lisbona. Con note su queste Riflessioni. Tradotte dal francese
Amsterdam, 1760
Descrizione fisica:
Opuscolo in 12mo (cm 17,5 x 11); carte [2], 46 pp. Bella edizione settecentesca stampata su carta spessa e frusciante, entro cornice tipografica decorativa al frontespizio. Titolo elegantemente disposto in maiuscole. Presente il curioso “Avviso a’ lettori” in apertura, a carattere polemico.
Contenuto:
Opuscolo polemico e di grande rilievo storico che raccoglie, in traduzione dal francese, le riflessioni difensive dei Padri Gesuiti in risposta alla famosa sentenza emessa a Lisbona nel gennaio 1758, dopo il presunto attentato al re Giuseppe I del Portogallo. Tale sentenza aveva portato all’espulsione e persecuzione dei gesuiti in Portogallo, preludio alla più ampia soppressione della Compagnia di Gesù in tutta Europa. Il testo, attribuibile a fonte anonima gesuitica romana, propone una difesa argomentata contro l’autorità del tribunale lusitano e l’invasione delle prerogative ecclesiastiche da parte della corona portoghese. L’opuscolo rappresenta un tassello significativo nel contesto delle lotte tra giurisdizionalismo illuminista e potere religioso, ed è particolarmente raro nella versione stampata ad Amsterdam.
Stato di conservazione:
Esemplare ben conservato, con solo lievi arrossamenti marginali. Margini ampi e carta integra, cucitura originale.
Nota collezionistica:
L’opuscolo è di particolare interesse per studiosi di storia della Chiesa, diritto ecclesiastico e anticlericalismo illuminista, e si inserisce nel filone delle edizioni d’oltr’Alpe che diffusero materiali censurati o controversi.