Marcantonio Bardi
Tractatus de tempore utili et continuo.
Venetiis, apud Ioannem Antonium Bertanum, 1573
In 12° (cm 15 × 10,5); carte (32 nn.), 182, (4); legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo manoscritto al dorso e al taglio inferiore. Margine inferiore bianco del frontespizio restaurato, probabilmente per asportazione di una firma di possesso. Esemplare in condizioni più che buone.
Descrizione bibliografica e storica:
Rara e poco nota edizione veneziana del 1573 di un trattato giuridico di grande interesse per la storia del diritto processuale e della dottrina giurisprudenziale del tardo Rinascimento. L’autore, Marcantonio Bardi, senese e giureconsulto, tratta in questo volume del concetto di tempo utile e continuo nel contesto delle procedure giudiziarie: si discute la validità temporale degli atti giuridici e il valore delle interruzioni o delle continuità nei diritti di possesso, nelle successioni e nei ricorsi legali.
Il trattato, dotato di indice analitico alfabetico e di un’utile tavola dei giureconsulti citati, si segnala per l’impostazione didascalica e il linguaggio tecnico preciso. Si tratta di un’opera di consultazione destinata a professionisti del foro e studiosi del diritto, stampata in un formato tascabile e maneggevole, in linea con l’uso pratico.
L’esemplare reca al frontespizio il bel marchio tipografico della salamandra nel fuoco con motto circolare “Virtus pietas hominis tutissima”, frequente nelle edizioni veneziane del tempo. L’impaginazione è sobria ma curata, con iniziali xilografiche ornate e chiara leggibilità.
Legatura e stato:
La legatura in piena pergamena rigida è coeva e ben conservata, con titolo manoscritto al dorso e al taglio superiore, secondo un uso pratico tipico delle biblioteche professionali o conventuali del tempo. Il restauro al margine inferiore del frontespizio è stato eseguito con discrezione e competenza. Le carte sono in ottimo stato, con margini integri e stampa nitida.
Interesse collezionistico:
L’opera è di estremo interesse per collezionisti di diritto antico, per biblioteche giuridiche storiche e per studiosi della pratica forense nel Cinquecento. La rarità del titolo, unita alla presenza della legatura originale e allo stato complessivo dell’esemplare, ne accresce l’appetibilità sul mercato antiquario, specialmente per raccolte tematiche dedicate al diritto veneziano o senese.