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La Pulcella d’Orléans del Signor di Voltaire tradotta da Vincenzo Monti

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Voltaire (Arouet François Marie) – Monti Vincenzo

La Pulcella d’Orléans del Signor di Voltaire tradotta da Vincenzo Monti e per la prima volta pubblicata per cura di Ettore Toci

Livorno, coi tipi di Francesco Vigo,1878

Volume in 8° (cm. 21 x 13,5), pp. 396, (4 di indice ed errata), prima edizione in bella legatura moderna in mezza pelle con filetti dorati al dorso, al piatto superiore è stata applicata copia del frontespizio, all’interno è stata conservata la brossura originale, alle pagine interne testatine e fregi tipografici ornati. Prima edizione integrale (in precedenza ne furono pubblicati soltanto alcuni parziali stralci) della traduzione del Monti della Pucelle d’Orléans, celebre poema eroicomico in decasillabi di Voltaire, ove la figura di Giovanna d’Arco è impietosamente dissacrata e tolta a pretesto per una feroce satira anticlericale. Opera tanto farraginosa e discontinua quanto ammirata a suo tempo da alcuni dei massimi scrittori europei (tra cui Goethe stesso), essa stravolge deliberatamente lo schema del poema cavalleresco ariosteo, infarcendolo di numerosi episodi a carattere licenzioso. La presente versione del Monti, pubblicata dal Toci a 50 anni di distanza dalla morte del poeta, fu da lui compiuta nel suo esilio parigino del 1800-1801, senza però che egli la desse alle stampe per il carattere giudicato troppo licenzioso del poema. Il manoscritto, custodito nella Biblioteca civica di Bergamo sotto divieto di pubblicazione, fu trascritto di nascosto e dato in luce a Livorno nel 1878 (Pompeati, Vincenzo Monti, Bologna, 1928, pp. 230-231). Precedono i 21 canti (di complessive 1178 ottave) due avvisi dell’editore, l’Avvertenza premessa all’edizione di Kehl e la Prefazione di Don Apuleio Risorio benedettino, entrambe tradotte dal Toci; seguono, alle pp. 327-396, le note e varianti. Minimi segni del tempo è ottima copia.

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