Aulo Gellio
Noctes Atticae
Lugduni [Lione], apud Seb. Gryphium, 1537
In 16° (1ca. cm. 6 × 11), pagine: (68), 575, (5). Legatura antica (coeva?) in piena pelle maculata, dorso a cinque nervi con ricchi fregi floreali impressi in oro entro scomparti decorati, titolo dorato su tassello rosso; piatti incorniciati da filetti dorati concentrici, con elegante riquadro centrale e ferri angolari a forma di ramoscelli fioriti in oro. Tagli rossi, segnalibro seta rossa, sguardie marmorizzate policrome. Ex libris inciso con stemma nobiliare “J. Gallian de Fontenay” applicato al contropiatto anteriore.
📌 Descrizione dell’opera
Edizione lionesa delle celebri Notti Attiche di Aulo Gellio, autore latino del II secolo d.C., erudito e filologo, che raccolse in quest’opera una vasta gamma di osservazioni, aneddoti, citazioni e curiosità letterarie raccolte durante i soggiorni in Grecia e a Roma. Le Noctes Atticae costituiscono un’opera fondamentale per la conoscenza della cultura e della lingua latina, tramandando passi perduti di altri autori antichi e offrendo uno spaccato sul pensiero filosofico e giuridico romano. Stampata a Lione dal celebre tipografo Sébastien Gryphe, noto per le sue edizioni umanistiche di alta qualità, questa edizione mostra una mise en page tipica della bottega: testo in carattere romano, ampi margini, presenza di iniziali ornate e una marca tipografica incisiva al frontespizio, raffigurante un grifo alato su un globo con il motto: “Virtute duce, comite fortuna”.
📌 Legatura
Splendida legatura antica (coeva?) in piena pelle maculata, opera di bottega di alto livello francese del Cinquecento, verosimilmente lione-se. Particolarmente notevole per:
- la decorazione sobria e raffinata del piatto anteriore e posteriore, con filetti dorati doppi e ferri fioriti agli angoli del riquadro centrale;
- la doratura fine e fitta del dorso, che presenta motivi vegetali di gusto rinascimentale;
- la solidità strutturale e la conservazione eccellente, che mantiene integra la funzionalità e l’eleganza dell’insieme.
L’apparato decorativo e l’alta qualità della pelle suggeriscono una committenza nobiliare o comunque altolocata, rafforzata dalla presenza di un ex libris araldico.
📌 Provenienza
L’esemplare reca all’interno un’ex libris inciso di J. Gallian de Fontenay, con stemma araldico sormontato da corona nobiliare e sostenuto da due leoni rampanti. Questo segnala la provenienza da una biblioteca privata aristocratica francese. Il nome e la tipologia dell’ex libris lasciano supporre una personalità colta e collezionista, forse attiva nel XVIII o XIX secolo.
📌 Stato di conservazione
Esemplare in ottimo stato. Minimi segni d’uso ai piatti, interni molto freschi e puliti, con carta croccante, margini pieni, tipografia nitida. Qualche nota manoscritta antica al frontespizio, in parte cancellata.