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Bernhard Siegfried Albinus – Historia musculorum hominis – Leidae Batavorum, Theodorum Haak & Henricum Mulhovium, 1734

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Rara e importante edizione originale dell’opera di Albinus del 1734, dedicata all’anatomia muscolare umana. Splendide tavole incise e legatura coeva in pergamena rigida con tassello dorato al dorso. Esemplare completo e ben conservato.

Bernhard Siegfried Albinus – Historia musculorum hominis  
Leidae Batavorum (Leida), Theodorum Haak & Henricum Mulhovium, 1734

Descrizione fisica:
Cm 27 x 21. Pagine [8], 696. Legatura coeva in piena pergamena rigida con tassello al dorso, cornice e titoli in oro, tagli spruzzati di rosso. Alcune carte con lievi arrossamenti, ma esemplare sano, completo e genuino nello stato di buono.

Contenuto:
Opera monumentale del celebre anatomista Bernhard Siegfried Albinus (1697–1770), professore all’Università di Leida, dedicata allo studio sistematico dei muscoli umani.
L’opera è divisa in più libri e affronta con straordinaria precisione e rigore scientifico:

  • La classificazione generale dei muscoli (liber primus)

  • Le singole regioni del corpo umano: testa, tronco, arti superiori e inferiori

  • Il confronto tra muscolatura e funzione meccanica

  • Apparato critico con confronti rispetto ai testi di Galeno, Vesalio e altri classici

Apparato iconografico:
Splendide tavole anatomiche incise in rame (Icones), tra cui rappresentazioni dettagliate della mano, con sovrapposizione muscolare e scheletrica. Le incisioni, precise e artisticamente raffinate, sono eseguite con straordinaria accuratezza e chiarezza grafica, e costituiscono uno degli elementi più apprezzati dell’opera. Le icone sono numerate e accompagnano un apparato esplicativo scientificamente rigoroso.

Approfondimento storico e scientifico:
Bernhard Siegfried Albinus fu una delle massime figure della medicina illuminista, e il principale innovatore della scuola anatomica olandese del Settecento. Allievo del grande Herman Boerhaave e professore di anatomia all’università di Leida, fu promotore di un metodo anatomico fondato sull’osservazione diretta, la comparazione morfologica e l’uso sistematico della prospettiva e della simmetria.
Le sue opere si collocano nel punto di massima sintesi tra arte e scienza, inserendosi nella grande tradizione vesaliana ma con maggiore attenzione geometrica e razionale.

Fondamentale fu anche la sua collaborazione con l’incisore Jan Wandelaar (1690–1759), che fu non solo disegnatore ma anche artefice della resa estetica delle tavole anatomiche. Wandelaar introdusse elementi innovativi come l’uso di sfondi naturalistici o allegorici, e seppe restituire la tridimensionalità del corpo umano attraverso un tratto finissimo e controllato.
Albinus e Wandelaar formarono una delle coppie più celebri della storia dell’illustrazione scientifica. Anche se questa specifica opera (Historia musculorum hominis) non presenta ancora gli elementi decorativi fantasiosi delle Tabulae sceleti, ne anticipa però la precisione grafica e la raffinatezza incisoria.

La scuola medica di Leida:
Nel XVIII secolo, Leida fu uno dei principali centri europei di studi medici e anatomici. Grazie alla figura carismatica di Boerhaave, l’insegnamento medico si fondò su empirismo, osservazione e metodo sperimentale. In questo contesto si formò Albinus, che portò l’anatomia a un livello superiore di precisione e sistematicità, combinando rigore scientifico e idealizzazione estetica. Le pubblicazioni di Leida divennero modelli internazionali di editoria medico-scientifica.

Nota bibliografica:
L’Historia musculorum hominis rappresenta un passaggio fondamentale nell’evoluzione della moderna anatomia illustrata. È considerata una delle principali opere di Albinus insieme alla Tabulae sceleti et musculorum corporis humani (1747), ed è ricercata per l’alta qualità tipografica, la chiarezza espositiva e l’apparato illustrativo.

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