Gli Asolani di M. Pietro Bembo nuovamente ristampati, et diligentemente corretti – 1584 –

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Celeberrimo romanzo del Bembo, ambientato ad Asolo ove alla corte di Caterina Cornaro regina di Cipro si festeggia lo sposalizio di una dama: in tre giornate alcuni gentiluomini veneziani parlano con delicatezza e vivacità di amore con altrettante gentildonne.

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Bembo, Pietro

Gli Asolani di M. Pietro Bembo nuovamente ristampati, et diligentemente corretti. Con gli argomenti à ciascun libro, & con le postille in margine che dichiarano i vocaboli più difficili fatte da Tomaso Porcacchi da Castiglione Aretino.

In Venetia appresso Fabio & Agostin Zoppini Fratelli, 1584

Dimensione cm. 8 x 14,5, pagine (24), 227, (1). Pergamena floscia coeva, si intravvede al retro elegante antica grafia, titolo manoscritto al dorso. Qualche piccola mancanza, alcune insignificanti tracce di antico tarlo per la maggiore restaurate e che non toccano mai lo stampato, è copia assolutamente genuina nello stato di Buono.

Celeberrimo romanzo del Bembo, ambientato ad Asolo ove alla corte di Caterina Cornaro regina di Cipro si festeggia lo sposalizio di una dama: in tre giornate alcuni gentiluomini veneziani parlano con delicatezza e vivacità di amore con altrettante gentildonne. Il Bembo iniziò a comporre Gli Asolani nel 1500, per amore di Maria Savorgnan, ma li concluse nel 1504, nella prima edizione di questo romanzo compare in alcune copie con una dedica, datata 1 Agosto, a Lucrezia Borgia, che il Dionissotti definì ”corrisposto, il più ambizioso e memorabile, ma rischioso anche e struggente amore della sua vita”.

Il Castello di Asolo, nel 1489 divenne la dimora di Caterina Cornaro, ove il grande umanista Pietro Bembo, cugino della nobildonna, ambientò la sua maggiore opera, “Gli Asolani”, proprio nella speciale corte di Caterina. Scrisse: “Asolo adunque vago e piacevole castello posto negli stremi gioghi delle nostre alpi sopra il Trivigiano, è di madonna la Reina di Cipri … e riferendosi al giardino era questo giardino vago molto e di maravigliosa bellezza…”.

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