,

Niccolò Viviani – Ero e Leandro. Poema – Parma, Nel Regal Palazzo, co’ tipi Bodoniani, 1794

500,00 

Raffinata edizione del poema Ero e Leandro del marchese Niccolò Viviani, stampata a Parma nel 1794 con i celebri tipi bodoniani. Elegante brossura coeva marmorizzata, carta vergata reale, impaginazione nitida. Ottimo esemplare da collezione.

COD: Sdt 1625 Categorie: , Tag: ,

Niccolò Viviani – Ero e Leandro. Poema   
Parma, Nel Regal Palazzo, co’ tipi Bodoniani, 1794

Descrizione fisica:
Cm 17 x 13. Pagine 40. Brossura coeva cartonata elegantemente rivestita da carta marmorizzata policroma, con tonalità rosse, turchesi e grigie. Ampi margini, carta vergata di gran qualità, barbe vive, ottimo stato di conservazione: lievissime ombre marginali ma carta pulita, fresca e ben battuta.

Contenuto:
Poema in versi del marchese Niccolò Viviani, patrizio fiorentino, dedicato alla leggenda classica di Ero e Leandro, storia d’amore tragico ambientata sullo stretto dei Dardanelli. L’opera si sviluppa in toni misurati, neoclassici, con forte carica evocativa e un linguaggio limpido, in sintonia con il gusto accademico e l’estetica tardo-settecentesca. Precede il testo una dedica in prosa a “Sacra Real Maestà”, emblema della cultura cortigiana celebrativa.

Nota storico-letteraria:
Viviani aderisce alla linea poetica mitologica, accademica e colta, in voga presso le corti e le accademie d’Italia. L’ambientazione antica e il richiamo al mito greco sono qui trattati con grazia e compostezza, senza rinunciare al pathos romantico della tragedia amorosa. Il poema ben si inserisce nel contesto letterario italiano alla vigilia dell’Ottocento, tra ultimi echi arcadici e anticipazioni di sensibilità più moderna.

Approfondimento su Bodoni e la stampa:
L’edizione è stampata “co’ tipi Bodoniani”, ovvero presso l’officina di Giambattista Bodoni (1740–1813), tipografo ufficiale della corte di Parma e tra le massime figure dell’arte tipografica europea.
Bodoni rivoluzionò l’estetica del libro, puntando sulla purezza del carattere, l’equilibrio tra pieni e vuoti nella pagina, l’eleganza sobria dell’impaginazione. I suoi libri si distinguono per la chiarezza geometrica, l’uso misurato degli spazi bianchi, la perfezione tecnica delle impressioni.
In questa edizione si nota l’uso del suo celebre carattere tondo, armonioso e netto, perfettamente impresso su carta vergata spessa e croccante. L’assenza di fregi e orpelli è una scelta programmatica: l’occhio si concentra sul testo, che diventa forma pura. Il risultato è un libro di piccole dimensioni ma di altissimo pregio formale.

Torna in alto