[Democrazia Cristiana]
Non votate per me! Non ho mai aderito al Fronte Democratico Popolare
[Italia, 1948]
Descrizione fisica:
Volantino elettorale illustrato, formato cm 22,5 x 16,5; stampa a colori su carta leggera; illustrazione centrale a mezzobusto del volto di Giuseppe Garibaldi in abiti tradizionali, con dito puntato verso l’osservatore in stile “I want you”; slogan e firma della Democrazia Cristiana. Presente un piccolo restauro ben eseguito al margine inferiore destro.
Contenuto e funzione:
Questo volantino costituisce uno dei più celebri esempi di propaganda elettorale visiva e satirica della DC in occasione delle elezioni politiche del 18 aprile 1948. L’immagine riprende volutamente il celebre stile iconico del “reclutamento” (ispirato alla figura dello Zio Sam), con Garibaldi che si rivolge direttamente all’elettore per prendere le distanze dal Fronte Democratico Popolare, ovvero dalla coalizione tra PCI e PSI.
Il testo, in grassetto e a colori contrastanti, recita:
NON votate per me!
NON HO MAI ADERITO AL FRONTE DEMOCRATICO POPOLARE
(firma: Democrazia Cristiana)
L’obiettivo era smascherare l’appropriazione simbolica della figura di Garibaldi da parte del Fronte, che usava il suo volto come emblema. La DC, con questa immagine ironica ma potente, intendeva ribadire il “vero” spirito patriottico e anticomunista di Garibaldi, interpretandolo in chiave repubblicana e liberale, in opposizione all’ideologia sovietica.
Stile e iconografia:
- L’illustrazione è realizzata con cura grafica e cromatica: il volto di Garibaldi è sereno ma fermo, il dito puntato coinvolge emotivamente lo spettatore.
- La cromia sfuma nei toni del blu, rosso e seppia; la parte testuale utilizza diversi corpi e colori (rosso per lo slogan, nero e azzurro per il contenuto ideologico).
- In basso a destra, la firma sobria della Democrazia Cristiana rafforza la paternità del messaggio.
Contesto storico:
Il 1948 fu l’anno della più aspra battaglia elettorale dell’Italia repubblicana, vissuta come una sfida epocale tra Occidente e comunismo. I simboli nazionali, la memoria del Risorgimento e l’iconografia dei padri della patria vennero usati con forza da entrambe le parti. Questo volantino rappresenta una risposta diretta all’uso garibaldino da parte del PCI, trasformandolo in un contrattacco semiotico.