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Oronce Finé detto di Brianville – Giuoco d’Armi dei Sovrani e Stati d’Europa. Per apprendere… – Napoli, Antonio Bulifon, 1677

900,00 

Rara edizione napoletana del celebre compendio araldico-educativo di Brianville, illustrata da circa 53 tavole incise. Tra le prime opere barocche a unire gioco, studio e immagine nella trasmissione del sapere. Stampata da Antonio Bulifon, libraio editore di cultura europea.

COD: Sdt 1580 Categorie: , , Tag: ,

Giuoco d’Armi dei Sovrani e Stati d’Europa. Per apprendere l’Armi, la Geografia, e l’Historia loro curiosa
di Oronce Finé detto di Brianville.  Tradotto e accresciuto da Bernardo Giustiniani
Napoli, Antonio Bulifon, 1677
Prima edizione italiana

Dati editoriali:
In 16° (cm 11,5 × 7,5); antiporta figurata con titolo entro cornice architettonica incisa; [28] pp. preliminari; tavola araldica teorica più volte ripiegata con i “Primi elementi o principj dell’arme”; una tavola con lo stemma papale; 262 pp. Numerate tra le quali sono collocate ben 50 tavole araldiche incise in rame, numerate e didascaliche, raffiguranti gli stemmi dei sovrani d’Europa, del Papa e di alcune casate feudali. Testo in corsivo e tondo. Marca tipografica di Bulifon al frontespizio. Con licenza e privilegio. Legatura coeva in piena pergamena rigida.

Descrizione fisica:
Esemplare genuino e ben conservato, con leggere fioriture e qualche arrossamento marginale. La legatura in pergamena è integra e solida, con tracce d’uso e antiche macchie. Le tavole araldiche sono nitide, di eccellente incisione, ben distribuite nel volume.

Contenuto

Opera curiosissima a metà fra il manuale di araldica, il compendio geografico e il trattato didattico, questa pubblicazione è una traduzione e adattamento in italiano dell’opera di Oronce Finé (pseudonimo di Claude de Brianville), celebre autore francese attivo nel XVII secolo.
Il testo si propone di insegnare ai lettori “giocando” le nozioni di araldica (gli stemmi), geografia politica dell’Europa e cenni storici sui sovrani e sugli Stati. Dopo una parte teorica sull’origine, i colori, le figure e le regole araldiche (contenuta nella tavola ripiegata), il volume presenta un ricchissimo apparato illustrativo con stemmi incisi accompagnati da brevi testi esplicativi. Si trovano gli stemmi del Papa, del Re di Spagna, di Francia, del Duca di Milano, ecc., ciascuno con indicazioni sulle componenti simboliche e la genealogia nobiliare.

Il “gioco” e le sue regole

Il “Giuoco d’Armi” è concepito come un gioco didattico destinato a istruire giocando, tipico delle pedagogie barocche. Il lettore, soprattutto se giovane nobile, doveva apprendere la simbologia araldica e la geografia politica europea memorizzando gli stemmi e le loro descrizioni.
Le regole non sono descritte in forma di gioco da tavolo, ma l’impostazione a tappe (tavole numerate, domande implicite e risposte nelle descrizioni) e il tono colloquiale suggeriscono che il volume potesse essere usato anche in forma di quiz tra più partecipanti, magari sotto la guida di un precettore.
La tavola teorica contiene le basi dell’araldica, colori, metalli, pelli, pezze e figure, come un vero abbecedario araldico, necessario per “giocare” correttamente con le carte-stemmi.

Il volume, per il suo approccio ludico e divulgativo, può essere considerato un precursore dei giochi educativi illustrati, con un intento formativo aristocratico in linea con i canoni dell’educazione nobiliare del Seicento.

Approfondimento sulle tavole incise

L’apparato illustrativo dell’opera è uno degli elementi di maggior pregio e rarità. Per un totale di ben 53 tavole incise su rame (Antiporta, Tavola più volte ripiegata, Stemma Papale e 50 Tavole rilegate tra le pagine di testo). Le Tavole raffigurano in modo dettagliato gli stemmi araldici di sovrani, principi e Stati europei, ordinati secondo una logica didattica e spesso accompagnati da decorazioni allegoriche e simboli del potere. Ogni tavola è numerata e include una didascalia esplicativa che ne illustra la struttura, i colori araldici (indicati nei testi) e gli emblemi più significativi.
Tra le incisioni più affascinanti si segnalano lo stemma papale, completo di tiara e chiavi decussate, quello del Re di Spagna circondato dal collare del Toson d’Oro, lo scudo del Duca di Milano con il famoso biscione visconteo, e la spettacolare tavola dedicata al Re di Francia, impreziosita da due araldi in figura intera sotto padiglione.
La qualità del tratto, la varietà delle composizioni e l’uso di motivi scenografici rivelano una mano incisoria esperta e una committenza orientata a un pubblico colto, interessato tanto al prestigio visivo quanto all’apprendimento nobiliare.

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