Orthographiae ratio, ab Aldo Manutio, Pauli f. collecta
Venezia, [Aldo Manuzio il Giovane], 1561. Con privilegio.
Descrizione fisica:
In 8° piccolo (cm 15,5 × 10); carte 55 non numerate. Legatura coeva in pergamena rigida con titolo manoscritto al dorso. Stato di conservazione buono, con lievi aloni marginali, piccolo tarlo al margine inferiore bianco ben restaurato, tracce d’uso compatibili con l’epoca. Ex-libris tipografico di Emilio Pittaluga incollato al contropiatto anteriore. Marca tipografica dell’ancora e delfino al frontespizio e sul verso finale.
Contenuto:
Rara edizione cinquecentesca dell’importante trattato ortografico latino redatto da Aldo Manuzio il Giovane, nipote del celebre tipografo umanista. Il testo, rivolto in forma epistolare a Francesco Morando, è concepito come una guida alla corretta scrittura latina secondo i canoni eruditi dell’epoca. L’opera mostra una chiara impronta pedagogica, finalizzata a tramandare norme ortografiche e stilistiche codificate nella tradizione tipografica della famiglia Manuzio.
Apparato iconografico:
Marca aldina al frontespizio e alla fine del volume, con ancora e delfino intrecciati e la scritta “ALDVS”. Il simbolo richiama il motto umanistico “Festina lente” (affrettati lentamente), divenuto emblema dell’equilibrio tra rigore e rapidità nella cultura del libro. Presente una nota manoscritta “Excellens in omnibus” in elegante grafia secentesca.
Nota di provenienza:
L’esemplare reca l’ex-libris del noto collezionista e magistrato genovese Emilio Pittaluga (XX sec.), bibliofilo raffinato, particolarmente attento all’acquisto di opere aldine e testi latini in belle legature originali.
Nota didascalica:
Opera raffinata e significativa nel contesto della grammatica e dell’editoria rinascimentale, stampata dai discendenti di Aldo. L’esemplare è arricchito da una legatura genuina e da un ex-libris illustre, che ne valorizza la storia collezionistica.