Vincenzo Balocchi
Ostetricia e Medicina raccolta composta da:
Dizionario di Ostetricia e Medicina preceduto da un Sunto anatomico e fisiologico del corpo umano e seguito da un Catechismo Ostetrico per uso delle levatrici della maternità di Firenze del professore Vincenzo Balocchi. Complemento del Manuale completo di Ostetricia ad uso delle Levatrici (quarta edizione) Milano 1871.
Firenze, Tipografia Cenniniana, 1872 (mentre il Manuale completo di Ostetricia risulta stampato a Milano, presso il Librajo Ernesto Oliva, 1871
Volume in 8° (cm. 20 x 13), legatura in mezza pelle, fregi e titoli in oro al dorso, pagine: (4), 297, (3); XXIV, 711, (1). Splendido insieme di opere dedicate all’ostetricia ed all’operato delle levatrici. Affascinante apparato iconografico composto da 14 incisioni a legno per i primi tre contenuti e 132 figure nel testo ad illustrazione del Manuale di Ostetricia.
Elegante volume con legatura coeva in mezza pelle marrone con fregi e titoli dorati al dorso, altresì risulta dorato ai ferri anche il nome di Leonardi Mitilde con tutta probabilità la proprietaria dell’opera e forse anch’essa levatrice.
Minimi segni del tempo per un’opera assai completa difficile da reperirsi sul mercato anche perché destinata alla frequente consultazione.
Vincenzo Balocchi (Arezzo, 1818 – Firenze, 31 gennaio 1882) è stato un chirurgo e ginecologo italiano. Dopo aver compiuto i primi studi a Firenze, nel 1839 si iscrisse al Collegio medico fiorentino come matricola chirurgica e nel 1840 conseguì la laurea in medicina e chirurgia presso l’Università di Pisa. Successivamente, si specializzò in ostetricia, diventando professore in questa disciplina. Durante la sua carriera, Balocchi contribuì allo sviluppo delle pratiche ostetriche e ginecologiche in Italia, dedicandosi sia all’insegnamento che alla pratica clinica. La sua attività professionale si svolse principalmente a Firenze, dove lasciò un’impronta significativa nel campo della medicina femminile.
Tra il 1850 e il 1900, la professione di levatrice rivestì un ruolo fondamentale nella società. Le levatrici, spesso donne anziane con esperienza, erano figure di riferimento per le partorienti, offrendo assistenza durante il parto e supporto nelle problematiche femminili. La loro pratica si basava principalmente sull’empirismo e sul buon senso, con una formazione acquisita attraverso l’esperienza diretta piuttosto che tramite un’istruzione formale. Nonostante la mancanza di una regolamentazione strutturata, le levatrici erano essenziali nelle comunità, garantendo cure in un’epoca in cui l’accesso ai medici era limitato, specialmente nelle aree rurali. La loro presenza contribuì a ridurre la mortalità materna e infantile, rappresentando un pilastro dell’assistenza sanitaria dell’epoca