Passavanti Jacopo
Lo specchio della vera penitenza
Milano, Tip. de’ Classici Italiani, 1808
Due volumi in 8° (cm. 13 x 20,2), pagine cm. 22,5, pp. XXXVIII, (2), 325 (3); (2), 350 (2). Bel ritratto inciso all’antiporta del primo volume a firma di P. Caronni. Solida ed elegante legatura coeva in cartonato foderato da carte marmorizzate, tasselli ai dorsi con autore, titolo e fregi dorati, tutti i tagli sono colorati in blu. Interni con pagine bianche e ben marginate, stato di conservazione è ottimo. Edizione che ricalca quella di Firenze del 1725 (Gamba, 708).
Jacopo Passavanti (1302-1357) è stato un predicatore domenicano e scrittore fiorentino. Studiò teologia a Parigi e fu attivo nella predicazione e nell’insegnamento. Ricoprì incarichi importanti nell’ordine domenicano e partecipò alla vita culturale di Firenze. È noto per il suo stile chiaro e accessibile, volto all’educazione religiosa del popolo. Morì nel 1357, lasciando un’importante eredità letteraria e spirituale.
“Lo specchio della vera penitenza” è un’opera del 1354, scritta in volgare per istruire i fedeli sulla penitenza cristiana. Il testo raccoglie sermoni e riflessioni morali, arricchiti da esempi e racconti edificanti. Passavanti adotta uno stile semplice e diretto, per rendere il messaggio comprensibile a tutti. L’opera si distingue per la sua chiarezza espositiva e il tono persuasivo. Rimane un’importante testimonianza della letteratura religiosa medievale.