Trattato italiano di Talassoterapia

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Il termine “talassoterapia” deriva dal greco thalassa (mare) e thérapeia (trattamento) e fu utilizzato per la prima volta nel XIX secolo in Bretagna; tuttavia, si ritiene che le potenziali proprietà curative attribuite al mare e al clima marino fossero conosciute fin dall’antichità, già dai popoli romani, greci ed egizi. In realtà, i reali benefici derivanti dall’applicazione della talassoterapia non sono stati scientificamente provati. Tuttavia, l’uso di questa forma terapeutica pare sia particolarmente utile come coadiuvante nel trattamento di diverse patologie della cute, dell’apparato osteoarticolare e delle vie aeree; inoltre, il suo impiego sembra essere molto diffuso e in costante aumento.

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Giulio Ceresole
Trattato italiano di Talassoterapia

Pisa, Nistri – Lischi Editori, 1932

Volume in 8° (17,8 x25) pagine: (6), 248, prima edizione parzialmente intonsa. Brossura editoriale in cartoncino marrone con titoli entro filetto tipografico, titoli anche al dorso.  Dall’indice: Cenni storici, fattori della talassoterapia, fattori climaterapici, tecnica della climatotalassoterapia, fattori balneologici, fattori elioterapici, agenti talossoterapici derivati dai fattori naturali, patologia talassica – Varie forme morbose. Minimi segni del tempo è buona copia.

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