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Cadmo uccide il drago sacro di Marte – Metamorfosi di Ovidio – Libro III, Tavola 43 – Hendrick Goltzius (1558–1617)

600,00 

Queste incisioni in così buono stato di conservazione, sono oggi considerate rari esempi di grafica nordica manierista e molto ricercate sul mercato antiquario.

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Cadmo uccide il drago sacro di Marte

SerieMetamorfosi di Ovidio – Libro III, Tavola 43
Disegnatore: Hendrick Goltzius (1558–1617)
Incisore: Attribuito a Jacob Matham (1571–1631)
Data: Circa 1590
Tecnica: Incisione su rame su carta vergata filigrana visibile
Dimensioni: Foglio: ca cm. 29,5 × 26,5 Impronta lastra ca cm. 17,8 x 25,4
Collezioni: National Gallery of Art, Washington D.C.- British Museum, Londra

Descrizione iconografica e mitologica:

La scena raffigura Cadmo, fondatore della città di Tebe, mentre affronta il drago sacro di Marte. Dopo aver seguito la mucca oracolare e trovato il luogo dove edificare la nuova città, Cadmo si reca a un fonte sacra per attingere acqua ma scopre che il luogo è custodito da un enorme drago. I suoi compagni vengono uccisi uno dopo l’altro dal mostro; la scena qui mostra Cadmo nell’atto eroico di combattere e colpire la creatura serpentina, già avvolta nella lotta, con grande tensione anatomica ed espressionistica.

La resa naturalistica del paesaggio è tipica delle invenzioni di Goltzius: il drago si attorciglia minaccioso tra rocce e vegetazione, mentre Cadmo, con la posa fiera e atletica, incarna l’eroismo classico. Sullo sfondo si notano i resti dei compagni caduti e accenni architettonici che suggeriscono la futura fondazione di Tebe.

Il momento successivo alla scena rappresentata sarà quello in cui Cadmo, su consiglio di Atena, seminerà i denti del drago nella terra: da essi nasceranno i guerrieri Sparti (“seminati”), che daranno origine alla nobiltà tebana.

Testo latino in basso:

Altius ut Styri Iovis in libamina fontem
Infausto tetigere gradu, ferus exiit Anguis;

Invaditque viros, atq. aridâ tabe triennatos
Occupat, et longo miseros finalmente perdit.

Traduzione (adattata):

«Mentre i compagni di Cadmo si accostavano imprudenti alla fonte consacrata a Giove,
ne uscì un feroce serpente, che li attaccò e uccise uno a uno, straziandoli senza pietà.»

Attribuzione artistica:

La tavola fa parte della celebre serie ispirata alle Metamorfosi di Ovidio, disegnata da Hendrick Goltzius e incisa in gran parte da Jacob Matham, suo figliastro e allievo. La composizione presenta tutti i tratti dello stile manierista del tardo Cinquecento: corpi muscolosi, pose complesse, forte pathos drammatico, paesaggio denso di movimento.

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