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Carlo Porta – Poesie scelte in dialetto milanese con … di Tommaso Grossi – Milano, per Vincenzo Ferrario, 1827

220,00 

Elegante raccolta di poesie milanesi di Carlo Porta con introduzione di Tommaso Grossi, pubblicata nel 1827 da Vincenzo Ferrario. Edizione significativa per la fortuna ottocentesca dell’autore, in legatura coeva e ottimo stato conservativo.

COD: Sdt 1433 Categorie: , , , ,

Carlo Porta – Poesie scelte in dialetto milanese con una comi-tragedia scritta in compagnia di Tommaso Grossi

Milano, per Vincenzo Ferrario, 1827
In 16° (cm 17 × 10,5); pagine XV, (1), 338, (2); legatura coeva in mezza pelle con fregi e titoli in oro al dorso, piatti marmorizzati. Marca tipografica (palma con serpente) alla fine del volume; etichetta del legatore “Biffignandi Antonio in Vigevano” all’interno. All’inizio: notizia biografica su Carlo Porta a firma di Tommaso Grossi. Esemplare completo e in eccellente stato di conservazione.

📘 Edizione e importanza bibliografica

Questa edizione del 1827, pubblicata due anni dopo la morte del Porta (avvenuta nel 1821), è una delle più significative per la ricezione ottocentesca del poeta, soprattutto per l’autorevolezza della prefazione firmata da Tommaso Grossi, amico personale di Porta e autore anch’egli di successo in lingua e dialetto.

L’opera raccoglie alcune tra le più note poesie dialettali milanesi del Porta e si chiude con una commedia tragica scritta a quattro mani con Grossi. Nonostante qualche copia segnali la presenza di un “ritratto” all’antiporta, molte copie note non lo includono, del resto anche l’indice non lo cita, lasciando presumere che l’eventuale ritratto fosse presente solo in alcune copie o come aggiunta post-editoriale. Questo è coerente con l’assenza di segni di strappo o cucitura mutila del ns. esemplare.

✍️ Carlo Porta (1775–1821): voce del dialetto lombardo

Porta è ritenuto il massimo poeta dialettale milanese, capace di elevare il vernacolo a lingua poetica e satirica raffinata. La sua poesia denuncia i vizi della borghesia, le ipocrisie della religione, e i mali sociali con arguzia e ironia.
Questa raccolta offre un ampio spaccato della sua produzione, permettendo di cogliere la ricchezza lessicale e la modernità espressiva del suo stile.

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