Cicalata di Luigi Clasio in lode dei Gobbi
Firenze, Nella Stamperia di Borgo Ognissanti, 1808. Con approvazione.
Descrizione fisica:
In 8° (cm 21 × 14,5); pagine 32, completamente intonse. Esemplare privo di brossura editoriale, come d’uso per molte stampe effimere dell’epoca, ma ben conservato. Lievi fioriture sparse, carta vergata solida e margini generosi.
Contenuto:
Curioso e brillante esempio di letteratura burlesca d’inizio Ottocento, questa “cicalata” — genere retorico-parodico di derivazione accademica — celebra con tono volutamente iperbolico e satirico i gobbi, ossia le persone affette da cifosi, elevandole ironicamente a simbolo di virtù, intelletto e distinzione.
L’autore, Luigi Clasio (pseudonimo usato in ambito accademico-letterario), si inserisce con questo testo nella tradizione delle laudi paradossali e delle orazioni accademiche giocose, particolarmente fiorente in Toscana nel Settecento e primo Ottocento.
Contesto storico e tipografico:
Stampata nella tipografia di Borgo Ognissanti a Firenze nel 1808, questa edizione è un raro testimone di cultura accademico-letteraria di tono umoristico. La dicitura “con approvazione” conferma che l’opera superò i controlli della censura ecclesiastica. La stampa si distingue per la sobria eleganza della composizione, nonostante il tono comico del contenuto.
Nota bibliografica:
Non comune in commercio antiquario, l’opuscolo è talora citato in repertori di letteratura satirica o in raccolte di curiosità accademiche. Apprezzato anche da collezionisti di letteratura del grottesco o di testi para-letterari rari.