Claude Le Petit
Le bordel des Muses ou les neuf pucelles putains
Paris, 1622 [ma stampa moderna in tiratura limitata]
Descrizione fisica:
Opuscolo in-8° (cm 19,5 x 15); carte [8] non numerate; elegante brossura editoriale in cartoncino leggero pregiato con cucitura a vista; carta vergata di ottima qualità; testo in francese in carattere Garamond; ottimo stato di conservazione.
Contenuto:
Questa rara pubblicazione riproduce un celebre sonetto libertino e un’epigramma attribuiti a Claude Le Petit (1638–1662), poeta satirico francese noto per la sua vena caustica, licenziosa e per l’avversione verso ogni forma di ipocrisia istituzionale e religiosa.
L’opera è una satira oscena in versi, tipicamente barocca, che sbeffeggia con feroce ironia autorità religiose, accademiche e letterarie, in un crescendo linguistico volutamente provocatorio. Il tono parodico, in versi ottonari e decasillabi, ha fatto dell’autore una delle figure più censurate e perseguitate del Seicento: Le Petit venne infatti condannato al rogo per i suoi scritti giudicati “empîes et libertins”.
Nota bibliografica:
Il presente esemplare non è l’edizione originale del 1622, ma una riproduzione moderna e non datata, probabilmente realizzata a fine Ottocento o prima metà del Novecento per bibliofili. L’edizione presenta tutte le caratteristiche di una tiratura privata o clandestina destinata a circoli ristretti, con veste tipografica sobria ma ricercata.
Nota storica:
Claude Le Petit fu tra i pochi autori a sferrare, già nel Seicento, un attacco letterario spregiudicato contro la morale del suo tempo. Il suo linguaggio, che unisce erotismo, sacrilegio e sarcasmo, ha influenzato la letteratura libertina francese e rappresenta un raro esempio di poesia sovversiva dell’epoca.