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Dickinson Emily – Poesie con incisioni di Dolores Sella

450,00

Dolores Sella è nata ad Arona nel 1918 da famiglia veneta ma la sua vita si è svolta essenzialmente a Lucca. Ha conseguito il diploma Magistrale e, dedicandosi anche allo studio del pianoforte, quello del Liceo Musicale “G.Rossini” di Pesaro. Abbandona gli studi universitari alla vigilia della laurea quando un incidente le impedisce di continuare a dedicarsi all’esecuzione pianistica; rivolta l’attenzione alle arti visive, raccoglie i primi consensi dal 1950 partecipando alle più importanti mostre sul territorio nazionale ed alle più qualificanti rassegne internazionali. Dal 1954 opera con le tecniche incisorie utilizzate come linguaggio più consono alla propria personalità. Ha realizzato 283 lastre, tra rami e zinchi, con tecniche diverse e sperimentali. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche, tra cui: Raccolta Bertarelli di Milano; Gabinetto Disegni e Stampe dell’Università di Pisa; Galleria La Permanente di Milano, Fondazione Ragghianti di Lucca e Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne di Bagnacavallo. Dolores Sella morì a Lucca nel 2006 all’età di 88 anni. Il tema più ricorrente nell’opera di Dolores Sella è quello dell’ambiente naturale dei boschi e delle spiagge della sua Toscana, solare e tranquilla, in contrasto con i temi più travagliati dell’avventura umana che risulta, come scrive Giorgio Trentin, “…dimensione emotiva capace ancora di reagire positivamente e di godere, di aprirsi alla semplicità di cose apparentemente elementari, ma in realtà condizione vitale per un proprio cosciente, consapevole esistere, come della gioia degli affetti e degli incontri, delle amicizie, delle cose care, dei ricordi, delle suggestioni del rivivere l’affluire ed il rincorrersi degli echi delle memorie, di immaginare e sognare anche, del diritto di vivere incontri sempre più necessari con gli spazi e le energie di una natura da salvaguardarsi nel rispetto dei propri totali equilibri…”.

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Dickinson Emily – Sella Dolores

Poesie

Torino, Editore Fogola, 1986

Volume in 8° (cm. 31,5 x 21,5), pp. XXIII, (1), 231, (7), testo originale inglese con traduzione a fronte. Edizione raffinata a tiratura limitata con prefazione di Silvio Raffo, trattasi di uno dei 75 esemplari (il ns. è il N° XLVIII) completo delle sue 11 acqueforti originali fuori testo, protette da foglio dedicato e velina più frontespizio e finale a firma di Dolores Sella. Edizione che comprendeva 411 esemplari (300 senza acqueforti, 75 numerati in letterae romane, 26 riservati ai collaboratori e 10 all’artista). Rilegato in mezza pelle con carte alla Remondini ai piatti. Trattasi di una selezione di circa 200 liriche tra le 1775 conosciute della poetessa americana, la maggior parte delle quali inedite per la lingua italiana, le pagine prevedono il testo inglese e la traduzione italiana al fronte. Minimi segni del tempo, belle barbe, metà dei fogli ancora intonsi è copia buona.

Dickinson Emily (Amherst, Massachusetts,1830 – ivi 1886), poetessa. Ebbe vita priva di eventi esteriori, scegliendo, dopo i trent’anni, il volontario isolamento nella casa paterna. Non ebbe contatti diretti col mondo intellettuale e si stacca infatti dal contesto letterario della letteratura romantica americana, cui cronologicamente e geograficamente appartiene: la più avvertibile presenza letteraria americana rimane senza dubbio quella di Emerson, ma le immagini e il linguaggio poetico della D. tradiscono altri e più lontani influssi. Da quello shakesperiano, addirittura dominante, a quello dei poeti “metafisici” del Seicento inglese, per giungere infine alla Bibbia da cui questa poetessa del dubbio ontologico e dell’angoscia religiosa trasse vocabolario, immagini e perfino ritmi. La tematica della poesia dickinsoniana è senza zone intermedie: dalle piccolissime cose della vita quotidiana che rappresentano la cornice esterna della sua esistenza, ai grandi temi della vita dell’anima (amore, morte, eternità) che ne rappresentano le angosce essenziali e permanenti e che acquistano effettiva dimensione lirica nel dominante tema della solitudine, che per la D. si risolve in stato di sospensione e paura, senso di esclusione ed esasperata consapevolezza della fragilità del reale. Il vocabolario, ricchissimo, allinea accanto a termini di ricercata evocatività parole attinte a piene mani nei settori più varî (dalla terminologia giuridica a quella scientifica, dalla culinaria alla teologia). La sua fama, tutta postuma, s’iniziò con l’edizione dei Poems (1890), si accrebbe con la pubblicazione delle sue lettere (1894, ediz. accresciuta 1931) e ancor più con la scoperta d’un cospicuo gruppo di altre poesie, Further poems (1929). L’intera opera è riunita nell’ediz. critica definitiva curata da Th. H. Johnson: Poems (3 voll., 1955); Letters (3 voll., 1958).

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