Ernesto Rayper
Rive del Toce – Incisione
Stampatore: C. Lovera imp. Tecnica: Acquaforte
Luogo e data: Italia, fine XIX secolo (circa 1880–1890)
Dimensioni:
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Foglio: cm 36 × 26,5
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Incisione: cm 16,5 × 9
Descrizione:
Incisione all’acquaforte di piccolo formato firmata da Ernesto Rayper, artista noto per la sua adesione alla scuola di Rivara e per la sua sensibilità luministica. L’opera raffigura un tratto silenzioso delle rive del fiume Toce, corso d’acqua alpino che attraversa la Val d’Ossola prima di sfociare nel Lago Maggiore. La composizione, essenziale e ben calibrata, si concentra sulla resa atmosferica e sulla quiete del paesaggio fluviale, in linea con il gusto verista e poetico della pittura di paesaggio piemontese di fine Ottocento.
Stato di conservazione:
Ottimo esemplare, con impronta della lastra ben visibile e margini editoriali intatti. Presenza di lievi fioriture superficiali, ma senza alterazioni né restauri. Carta ben conservata, incisione nitida e uniformemente inchiostrata.
Nota iconografica:
Il Toce, fiume originario delle Alpi Lepontine, ha ispirato numerosi artisti per la varietà dei suoi paesaggi, che alternano cascate, forre e tratti placidi. Rayper, con la sua cifra intima e lirica, ne coglie un momento di calma, privo di figure, dove il paesaggio naturale si fa protagonista assoluto. La scena è probabilmente ispirata alla media valle ossolana, nei pressi di Domodossola o Verbania.
Ernesto Rayper (Genova, 1840 – Carcare, 1873) è stato uno dei più significativi pittori italiani della seconda metà dell’Ottocento, considerato precursore del naturalismo e figura centrale della cosiddetta Scuola di Rivara, gruppo di artisti piemontesi e liguri accomunati da una pittura di paesaggio realista, eseguita dal vero.
Formatosi a Genova sotto la guida di Giuseppe Frascheri e poi di Tammar Luxoro, si dedicò fin da giovane alla rappresentazione della natura, prediligendo scene en plein air dal tono sobrio e intimo. La sua pittura si distingue per la finezza cromatica, l’equilibrio compositivo e una particolare attenzione agli effetti atmosferici.
Nonostante la breve vita – morì a soli 33 anni – Rayper esercitò una profonda influenza su artisti come Delleani, Avondo e Quadrone. Accanto alla pittura, coltivò anche l’arte incisoria, producendo rare e raffinate acqueforti, spesso dedicate a paesaggi fluviali, valli alpine e scorci del Piemonte e della Liguria.
Le sue opere grafiche, non comuni sul mercato, sono oggi apprezzate per il loro valore estetico e documentario, nonché per la sensibilità lirica con cui Rayper seppe tradurre la natura in immagine.