Giovanni Marinello
Della Copia delle Parole
Venezia, Vincenzo Valgrisi, 1562
Descrizione bibliografica
Formato: cm 23 x 17 – Collazione: carte (n.n. 4), 187 – 321, (n.n. 1)
Struttura: opera in due parti raccolte in un unico volume; ciascuna parte presenta proprio frontespizio tipografico e insegna editoriale al termine.
Legatura: solida legatura novecentesca in mezza pelle marrone con piatti in carte marmorizzate d’epoca, doratura del titolo al dorso; al taglio inferiore titolo anticamente manoscritto. Conservazione delle carte originali dei piatti. Stato di conservazione molto buono.
Marca tipografica: al frontespizio di entrambe le parti e al colophon finale si ripete la nota marca tipografica di Vincenzo Valgrisi: serpente avvolto a bastone orizzontale sorretto da due braccia recise, con il motto “Vin Cent”, marchio distintivo della sua officina veneziana.
Stato di conservazione: esemplare ben conservato, genuino, con freschezza generale della carta, normali e lievi bruniture marginali in alcuni punti; margini ampi.
Contenuto dell’opera
L’opera si divide come segue:
- La prima parte della Copia delle parole: trattato retorico che fornisce una nuova arte per divenire eloquenti dicitori in lingua volgare, con indicazioni su loci comuni, forme discorsive, modi di descrizione e speculazione.
- La seconda parte della Copia delle parole: repertorio lessicografico che raccoglie le voci più eleganti e usate della lingua volgare, con spiegazioni sulle loro proprietà semantiche, sintattiche e retoriche.
Entrambe le parti sono dedicate a Alfonso II d’Este, duca di Ferrara, figura di spicco nel panorama intellettuale italiano del secondo Cinquecento.
L’opera è importante nella storia della lingua e della retorica italiana, inserendosi nel filone della codificazione del volgare e nella tradizione pedagogico-retorica rinascimentale.
Approfondimento sull’autore
Giovanni Marinello (ca. 1530-1599) fu medico, retore e lessicografo veneziano. Oltre ai suoi trattati di arte oratoria e grammatica, Marinello è noto anche per i suoi studi di medicina e botanica (celebre il suo De ornatu mulierum). Questa sua Copia delle parole rappresenta uno dei più notevoli contributi al perfezionamento stilistico del volgare nella seconda metà del Cinquecento, con un forte intento pratico e didattico rivolto a studiosi, cortigiani e scrittori.
Approfondimento iconografico
Le marche tipografiche presenti nel volume appartengono alla celebre bottega di Vincenzo Valgrisi, attivo a Venezia tra il 1540 e il 1570. Il marchio con il serpente arrotolato al bastone e le due mani recise che sorreggono l’emblema, con il motto “VIN CENT”, è fra i più riconoscibili della tipografia veneziana cinquecentesca.
Si tratta di un’allegoria della prudenza e della sapienza che guida il lavoro editoriale, legata anche al nome stesso dell’editore (Vincenzo → “Vin Cent”).
Provenienza
- Titolo manoscritto coevo elegantemente tracciato al taglio inferiore.
- Non presenti ex libris o note manoscritte interne di particolare rilievo.