Giustino – Historico nelle Historie di Trogo Pompeo – Tradotto da Thomaso Porcacchi.
In Vinegia, appresso Gabriel Giolito de’ Ferrari, 1561
Descrizione bibliografica:
In 4° (cm 21,5 x 15,5); Pagine: [16], 240 numerate; frontespizio con grande marca tipografica xilografica di Giolito (la fenice sul rogo con il motto “Eterna”), capilettera xilografici figurati, fregi e testatine. Stampato in carattere tondo e corsivo. Colophon con marca editoriale xilografica al verso dell’ultima carta. Presente dedica a Girolamo Magnocavallo e una lettera dell’autore traduttore.
Legatura:
Legatura novecentesca, realizzata con materiale di recupero di pregio: copertina in carta pergamenacea proveniente da un antifonario o graduale miniato a mano, con notazione musicale su pentagramma rosso e testo in gotica liturgica. Piacevole effetto estetico e storicistico. Solida e funzionale.
Contenuto:
La Historiae Philippicae di Pompeo Trogo (autore latino di età augustea) è qui tramandata attraverso l’epitome di Giustino (Marco Giuniano Giustino), che ne condensò l’opera originaria in 44 libri, di cui ci restano quelli contenuti in questa edizione.
La traduzione del celebre letterato toscano Tommaso Porcacchi da Castiglione Aretino (1530–1585) rappresenta uno dei più significativi esempi di divulgazione umanistica in volgare di un testo storiografico latino. Il tono è elevato ma accessibile, ricco di immagini morali e politiche, con riflessioni sulla storia universale dalle origini mitiche fino all’età imperiale.
Il volume è dedicato a Girolamo Magnocavallo, nobile veronese, uomo d’armi e lettere, a cui Porcacchi rivolge parole di grande stima nella lettera preliminare.
Stato di conservazione:
Pagine fresche, ottima resa tipografica, assenza di fori di tarlo, gore o lacerazioni significative. Legatura novecentesca ben eseguita, originale per l’uso di un foglio di canto liturgico medievale o rinascimentale.
Curiosità bibliografica:
- La traduzione di Porcacchi fu tra le prime in volgare dell’intera Historiae Philippicae, ed ebbe grande fortuna per tutto il Cinquecento.
- Il frontespizio è decorato dalla celebre marca di Giolito, tra le più note e potenti del panorama tipografico veneziano.