Il Petrarca impugnato dal Petrarca più maturi riflessi del Dottore Giampietro Pietropoli

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Giampietro Pietropoli

Il Petrarca impugnato dal Petrarca più maturi riflessi del Dottore Giampietro Pietropoli

Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1818

Volume in 8° (cm 15 x 23), pp. XIX, (1), 456, (2); brossura editoriale con titoli entro cornice alla coperta superiore e al dorso. “Non v’ha, credo, nella storia delle lettere italiane più scurrile, più mordace e più sacrilega lingua di quella che sciolse il Dott. Giampietro Pietropoli nel suo sozzo libello intitolato ‘Il Petrarca impugnato dal Petrarca’ pubblicato in Venezia dalla tipografia d’Alvisopoli nel 1818. Non pago di carpire, se dato gli fosse, ad una ad una tutte le fronde del poetico alloro che, da cinquecento anni e più, verde e bello ricinge la chioma del grande Italiano, tutta con canina rabbia egli ne morde la vita, e quasi che poco fosse l’averlo detto insulso ne’ concetti, privo d’ogni logica, d’ogni criterio, vizioso nelle immagini, scorretto nella lingua, immorale ne’ precetti, noioso e barbaro nello stile, dagli scritti passando ad esaminarne le azioni, sfacciatamente al mondo lo accusa ipocrita, irreligioso, scostumato, adulatore, avaro, fautore di privale turpitudini e di pubbliche ribellioni. Né già con breve scritto, che possa credersi dettato da momentaneo acciecamento dello intelletto, espose questo sicofante le sue opinioni: ma n’ebbe pieno un libro di 456 pagine in ottavo, la cui lunghezza basta a chiarire com’egli di pieno proposito si mettesse all’opera di volgere in infamia la bella gloria onde splendeva immortale il nome del Petrarca ” (Giuseppe Fracassetti, Lettere di Francesco Petrarca, vol. II, 1864, p. 58). Minimi segni del tempo è ottima copia.

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