Le LAVATER portatif ou precis de l’art de connaitre les hommes par les traits du visage
Augmenté d’une notice sur la vie de Lavater, des procédés d’ancetres physiognomoniques – Sixième édition
Paris, Chez Saintin, Libraire de la Cour, 1815
In-16 (cm 13,5 x 9,5); pagine 92 + 1 carta bianca; con ritratto finemente acquarellato di Lavater in antiporta e 32 tavole fisionomiche incise a piena pagina, finemente acquarellate a mano, ognuna fronteggiata da un breve testo esplicativo in lingua francese. Legatura coeva in piena pelle marmorizzata con dorso liscio, fregi dorati e tassello in marocchino rosso, tagli marmorizzati. Presente custodia protettiva in legno rivestito in tela patinata. Esemplare completo, in ottimo stato di conservazione.
Approfondimento storico e autoriale
Johann Caspar Lavater (1741–1801), pastore protestante e scrittore svizzero, fu una delle figure più affascinanti e controverse del pensiero europeo tra Illuminismo e Romanticismo. Nato a Zurigo, si formò in teologia ma si distinse per il suo sincretismo tra religione, filosofia morale e indagine fisiognomica, ovvero lo studio del carattere attraverso i tratti somatici.
La sua opera principale, Physiognomische Fragmente zur Beförderung der Menschenkenntnis und Menschenliebe (1775–1778), fu un successo europeo, tradotto in molte lingue e illustrato da grandi incisori come Daniel Chodowiecki e Tischbein. Essa promuoveva l’idea che il volto fosse un “testo” rivelatore dell’anima, una sorta di “grafia morale” del soggetto.
Lavater non era un razionalista illuminista in senso stretto, ma un mistico cristiano che univa la fisiognomica alla ricerca del bene morale, con intenti pedagogici e spirituali. Le sue teorie influenzarono profondamente la cultura visiva e letteraria del Settecento e dell’Ottocento, ispirando autori come Goethe, che però più tardi prese le distanze, e anticipando – in modo meno rigoroso ma assai più poetico – le future scienze dell’uomo.
Caratteristiche dell’opera
Questa elegante sesta edizione francese, concepita in formato portatile, mira a condensare i principi della fisiognomica lavateriana in forma divulgativa, adatta a un pubblico colto e curioso. Le 32 tavole acquarellate rappresentano profili maschili idealizzati, ciascuno accompagnato da una lettura del carattere morale fondata sulla forma del naso, della fronte, del mento o della bocca. Le didascalie, lapidarie ma dense di significato, traducono il codice fisiognomico in ritratti morali e psicologici.
L’esemplare qui descritto si distingue per la qualità della coloritura manuale, la legatura coeva in piena pelle decorata, e la presenza della custodia moderna, che lo rende un prezioso oggetto da collezione oltre che un documento culturale.