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Lettere da aggiungnersi al Supplemento della Storia Letteraria d’Italia. Ristampate a parte per disinganno di quegli ancora…

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Scritti polemici come questo erano spesso diffusi in forma separata e senza note tipografiche per aggirare censure o mantenere ambiguità identitarie. L’opuscolo offre spunti di interesse per studiosi della cultura settecentesca, della polemica religiosa e della ricezione del pensiero moralista nei contesti accademici italiani.

COD: Sdt 1542 Categorie: , , Tag:

Lettere da aggiungnersi al Supplemento della Storia Letteraria d’Italia. Ristampate a parte per disinganno di quegli ancora, che non avessero la Storia

[S.l., s.n., ca. metà XVIII secolo]. Senza data, luogo né stampatore indicati.

Descrizione fisica:
Cm. 19 x 12,5; pagine 53, (1). Legatura in fascicolo sciolto con copertina muta, carta vergata. Presente un leggero alone di umidità a margine di alcune carte, che non pregiudica la lettura. Ottima leggibilità tipografica, uso di caratteri corsivi e maiuscole romane; bel capolettera xilografico istoriato alla terza lettera.

Contenuto:
L’opuscolo raccoglie alcune lettere polemiche e difensive a integrazione del Supplemento alla Storia Letteraria d’Italia, opera erudita e monumentale di Girolamo Tiraboschi e continuatori. In particolare:

  • la Lettera III (p. 3) è indirizzata a un cardinale Querini, in difesa della Storia Letteraria contro le Lettere Teologico-Morali di Eusebio Eraniste (probabile pseudonimo polemico) e contro la prefazione generale dell’Apparato alla Teologia Cristiana di padre Daniele Concina;

  • il tono è vivacemente critico e apologetico, con richiami alla controversia sul probabilismo, alle accuse di partigianeria e all’uso ideologico della teologia morale.

L’opuscolo riflette un contesto culturale in cui si intrecciano erudizione, censura ecclesiastica e scontro tra ordini religiosi, e rappresenta una voce intellettuale di parte nella costruzione della storia letteraria italiana.

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