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Mylord Stanley, ou le criminel vertueux, À Cadix [ma probabilmente Parigi], 1747

800,00 

Dalla Biblioteca della Contessa de Tencin, figura centrale del collezionismo e del mecenatismo illuminista femminile. Il contenuto galante e morale, il carattere semiclandestino della pubblicazione, nonché l’apparato decorativo rendono questo volume una testimonianza preziosa della cultura letteraria e sociale del Settecento francese.

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Dalla Biblioteca della Contessa de Tencin – Una raccolta illuminista al femminile

Questi eleganti volumi del XVIII secolo, ciascuno in splendida legatura coeva e provenienti dalla biblioteca personale della Contessa Claudine-Alexandrine Guérin de Tencin (1682–1749), rappresentano una rara testimonianza del collezionismo librario aristocratico femminile nel cuore dell’età dei Lumi. Figura centrale della cultura parigina del tempo, la Contessa de Tencin fu autrice, mecenate e soprattutto fondatrice di uno dei salotti letterari più influenti d’Europa, frequentato da Montesquieu, Fontenelle, Marivaux e dal giovane d’Alembert (suo figlio naturale). La sua biblioteca rifletteva una selezione colta e cosmopolita, dove convivevano opere storiche, morali e filosofiche, in linea con la vocazione illuminista di coniugare gusto, sapere e spirito critico. Ogni volume proposto conserva:

  • un prezioso ex-libris inciso, con stemma nobiliare coronato e figure allegoriche, realizzato dai maestri Charles-Nicolas Cochin (disegno) e Nicolas de Launay (incisione);
  • in alcuni casi, la firma autografa della contessa, apposta al frontespizio;
  • una condizione bibliografica eccellente, espressione di una biblioteca d’élite.

Questi esemplari, offerti separatamente, costituiscono nel loro insieme un nucleo coerente, affascinante per bibliofili, storici della cultura femminile, studiosi di illuminismo e appassionati di provenienze nobiliari.

Titolo: Mylord Stanley, ou le criminel vertueux. Histoire tirée nouvellement des mémoires de l’illustre maison de L. V** & mise en ordre par l’auteur d’An***. Première – Seconde – Troisième partie.*

Luogo e data: À Cadix [ma probabilmente Parigi], 1747, prima edizione ? 
Formato: In 12mo (ca. cm 17 x 10),  pagine (6), 163, (1) – ; (2), 174 – (2), 195, (5).
Legatura: Legatura coeva in piena pelle marrone, dorso a cinque nervi con comparti riccamente decorati in oro e titolo “MYLORD STANLEY”. Tagli rossi, segnalibro in seta rosa.

📌  Descrizione:
Rara e curiosa edizione originale del romanzo anonimo Mylord Stanley, esempio significativo di letteratura moralizzante e libertina di ambiente francese del XVIII secolo. Il testo, diviso in tre parti con propri frontespizi, si presenta come una narrazione tratta da memorie nobiliari inglesi, nella linea dei romanzi a chiave destinati a un pubblico colto e mondano. La falsa indicazione tipografica “À Cadix” maschera una probabile stampa parigina. L’opera si apre con una dedica alla “Marquise de ***” e cita un celebre verso ovidiano: “Que latet, inque bonis cessat non cognita rebus; Apparet virtus arguiturque malis.” (Tristia, lib. IV). Il tono e la struttura ricalcano i modelli della narrativa sentimentale e moralizzante, con allusioni trasparenti e finalità edificanti.

📌  Provenienza:
Splendido ex-libris calcografico con stemma coronato, sostenuto da leoni rampanti e cherubini in gloria, inciso da Nicolas de Launay su disegno di Charles-Nicolas Cochin le fils. Segnatura manoscritta antica, Presente al primo frontespizio la firma autografa “de la Comtesse de Tencin” al frontespizio, che ne certifica inequivocabilmente la nobile provenienza.

📌  Esemplare:
Ottimamente conservato, con bella carta, margini integri e legatura solida. Presente il nastro segnalibro originale in seta rosa. Alcune carte con minime fioriture.

📌  Rarità e interesse collezionistico:
Edizione originale, non comune, di particolare pregio per la provenienza diretta dalla biblioteca della Contessa de Tencin, figura centrale del collezionismo e del mecenatismo illuminista femminile. Il contenuto galante e morale, il carattere semiclandestino della pubblicazione, nonché l’apparato decorativo rendono questo volume una testimonianza preziosa della cultura letteraria e sociale del Settecento francese.

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