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Quattro commedie di Lodovico Dolce (Ruffiano, Capitano, Marito, Fabritia) In Venezia, appresso Gabriel Giolito de’ Ferrari, 1560

1.600,00 

Raro e affascinante insieme di quattro commedie di Lodovico Dolce, stampate dai Giolito nel 1560 e perfettamente conservate in uniformi legature settecentesche. Esemplari con ex-libris nobiliare inciso, carta fresca e apparato tipografico raffinato. Testimonianza preziosa del teatro cinquecentesco in veste da collezione.

COD: Sdt 1482 Categorie: , Tag: , ,

Quattro commedie di Lodovico Dolce (Il Ruffiano, Il Capitano, Il Marito, Fabritia)
In Venezia, appresso Gabriel Giolito de’ Ferrari, 1560

Descrizione fisica:

Quattro volumi autonomi, ciascuno con proprio frontespizio figurato, ma accomunati da impaginazione, tipografia e data. Formato in sedicesimo (cm 13,5 × 7,5). Il Ruffiano: carte (1), 48, (1); Il Capitano: carte (1), 36, (1); Il Marito: carte (1), 24, (1); Fabritia: carte (1), 65, (2). Tutti i volumi in eccellente stato di conservazione, stampati su carta di buona qualità, ben preservata. Legature coeve in piena pelle maculata, uniformi e magnificamente conservate, con dorso a nervi, ricchi fregi oro e titoli su tassello rosso. Raffinata legatura italiana della seconda metà del XVIII secolo. Tutti i volumi recano ex-libris nobiliare inciso (probabilmente XIX sec.) con corona e scudo partito, sormontato dalla sigla N.B.P.V. incisa in eleganti capitali. L’ultimo volume (Fabritia) presenta anche marca tipografica conclusiva con il celebre fenice sulle fiamme e il motto “Post tenebras lux”.

Contenuto:
Le quattro commedie fanno parte del vasto corpus teatrale di Lodovico Dolce (1508 ca. – 1568), autore poligrafo, traduttore, teorico dell’arte e figura centrale dell’editoria veneziana del Cinquecento.
Dolce si ispira al teatro latino e al modello comico rinascimentale, adattando le trame e i caratteri con stile fluido e intento moraleggiante, spesso con intento didattico e civile.

  • Il Ruffiano: tratta dal Rudens di Plauto, affronta con toni ironici il tema della dissimulazione e dell’inganno.
  • Il Capitano: commedia tipica di maschere millantatrici, prototipo della figura comica del fanfarone.
  • Il Marito: indagine sulle dinamiche familiari e l’infedeltà, con registro grottesco ma finalità edificanti.
  • Fabritia: commedia di invenzione, con struttura più articolata, protagonismo femminile e ambientazione più articolata.

Apparato iconografico:

  • Tutti i frontespizi ornati da eleganti cartigli xilografici baroccheggianti con titolo della commedia.
  • Marca tipografica dei Giolito con l’urna fiammeggiante sorretta da due fauni e il motto “Post tenebras spero lucem”.
  • L’ultima commedia (Fabritia) presenta anche marca finale con fenice e fiamme, accompagnata da raggi e motto mistico.
  • Ogni volume ha capilettera ornati e uso decorativo del corsivo.

Ex-libris nobiliare inciso “N.B.P.V.”
Tutti e quattro i volumi recano al contropiatto anteriore un elegante ex-libris calcografico sette-ottocentesco, con scudo partito e corona nobiliare sovrastante, accompagnato dalla sigla N.B.P.V. disposta ad arco. L’incisione, finemente realizzata, suggerisce la provenienza da una biblioteca aristocratica, probabilmente veneziana o veneta. La sigla N.B.P.V. potrebbe ragionevolmente essere interpretata come acronimo di “Nobilis [Nome] [Cognome], Patrizius Venetiarum” o simili, indicando un membro del patriziato veneziano (o di ambito veneto-lagunare). Tuttavia, in assenza di ulteriori dati araldici specifici, non è stato possibile identificare con certezza il possessore. La presenza sistematica di tale ex-libris in tutti e quattro i volumi rafforza l’ipotesi che il lotto provenga da una raccolta unitaria, parte di una biblioteca nobiliare ordinata e curata secondo criteri di conservazione omogenei.
Ulteriori ricerche in repertori araldici e raccolte di ex-libris potrebbero consentire in futuro un’identificazione più precisa.

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