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René Descartes – Les Principes de la Philosophie. Escrits en Latin par René Descartes… – Rouen, Chez David Berthelin, 1679

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Prima rara traduzione francese dei Principes de la Philosophie di Descartes, edita a Rouen nel 1679, completa delle tavole esplicative sui vortici celesti e la meccanica cartesiana. Elegante legatura coeva in piena pelle e provenienza nobiliare.

René Descartes
Les Principes de la Philosophie. Escrits en Latin par René Descartes. Et traduits en François par un de ses amis
Rouen, Chez David Berthelin, ruë aux Juifs, vis-à-vis la grande Porte du Palais, 1679

Descrizione bibliografica

Formato: In-12° (cm. 15,5 x 9,5). Pagine: (n.n. 48), 144, (n.n. 12), 143-352, (n.n. 18), 353-599, (n.n. 1).

Struttura: L’opera è suddivisa in 4 parti, ciascuna con proprio frontespizio interno:

  • Prima e seconda parte: in apertura del volume.
  • Terza parte: autonomo frontespizio.
  • Quarta parte: autonomo frontespizio.

Legatura: Solida legatura coeva in piena pelle marrone, dorso a 5 nervi con eleganti fregi e titoli dorati; tagli spruzzati policromi.
Provenienza: Ex libris tipografico incollato all’interno del piatto anteriore con la dicitura Le Mis de Lamberville (appartenenza a nobile famiglia francese).
Stato di conservazione: Più che buono; carta fresca e croccante, legatura ben conservata e solida.

Descrizione dell’opera

L’opera costituisce la versione francese, autorizzata e supervisionata da Descartes, del suo fondamentale trattato Principia Philosophiae (prima edizione latina: Amsterdam, 1644). La traduzione fu affidata a Claude Picot, amico e collaboratore del filosofo.

I Principes rappresentano la più sistematica esposizione del pensiero cartesiano, suddivisi nei grandi temi:

  • Parte I: i fondamenti della conoscenza e la metafisica (dubitare, pensare, esistere — il celebre Cogito);
  • Parte II: i principi generali della fisica, in particolare la materia, il movimento e le leggi della natura;
  • Parte III: il mondo, il sistema cosmologico, i vortici e la formazione dei cieli;
  • Parte IV: la Terra, la gravitazione, i corpi celesti, i fenomeni fisici terrestri.

L’opera si rivolge esplicitamente — come testimoniano la dedica e la prefazione — a un pubblico colto francese ma non necessariamente specialista di filosofia scolastica o latina.

Apparato iconografico

Il volume è impreziosito da una serie di illustrazioni xilografiche nel testo, alcune a piena pagina, che costituiscono un eccellente esempio dell’iconografia scientifica cartografica e meccanica cartesiana:

  • Diagrammi di moto e urto (Seconda parte): tra cui celebre la mano con il bastone che illustra la trasmissione del movimento e la legge dell’inerzia.
  • Tabelle cinetiche (Seconda parte): rappresentazioni schematiche delle regole sugli urti e velocità tra corpi.
  • Vortici cosmici (Terza parte): splendida tavola a punti concentrici illustrante la teoria dei vortici planetari cartesiani.
  • Diagramma delle orbite lunari (Terza parte): semplificazione dei modelli di moto lunare.
  • Dinamica del fuoco e scissione della materia (Quarta parte): altra tavola notevole con le mani che sfregano il materiale illustrando la generazione del calore e del fuoco.

Nota iconografica:
L’apparato illustrativo traduce efficacemente l’ambizione cartesiana di rendere visibile la meccanica celeste e fisica: i vortici sostituiscono il sistema aristotelico-tolemaico, mentre gli schemi degli urti precorrono la futura fisica newtoniana. Le immagini, di chiara funzione didattica, adottano un tratto incisorio essenziale e geometrico, pienamente coerente con lo spirito razionalista dell’autore.

Approfondimento sulla dedica

Il volume reca la celebre dedica “A la Serenissime Princesse Elisabeth”, figlia di Federico V di Boemia e amica intellettuale di Descartes. Con lei il filosofo intrattenne un lungo e significativo carteggio filosofico, speculando su etica, passioni e scienza.

Nota di possesso

L’esemplare reca l’appartenenza a Le Mis de Lamberville — probabilmente ramo della nobiltà francese normanna del XVII-XVIII secolo — testimonianza di antica collezione privata d’élite.

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