Satire di Jacopo Soldani con quelle di Pier Iacopo Martelli, Lodovico Sergardi, Francesco Petrarca ed altri
Londra [ma Livorno], Tommaso Masi e Comp., 1787
Volume in 16° (cm. 16,5 x 9,5); pagine [4], 87, [1], 59, [1], 260; legatura coeva in piena pergamena rigida con doppio tassello marrone al dorso, cornici e titoli dorati, tagli spruzzati, pagine azzurrine, segnalibro originale in seta verde. Ritratto inciso di Jacopo Soldani in antiporta, frontespizio figurato inciso all’acquaforte con allegoria della satira, dedica stampata al Duca Pietro di Curlandia.
Contenuto:
Raccolta antologica di satire in versi italiani, con nucleo centrale dedicato a Jacopo Soldani (Florence, 1579 – 1641), autore satirico barocco e filosofo neoplatonico, noto per i suoi componimenti contro il malcostume e le ipocrisie sociali. Seguono le satire di Martelli, Sergardi e altri autori, a testimoniare il continuum tra la satira barocca e quella illuministica. L’opera si inserisce nel contesto della collezione dei Poeti Classici Italiani stampata a Livorno con finte indicazioni editoriali londinesi per motivi di censura e prestigio commerciale. Le illustrazioni sono firmate da Giuseppe Poggiali (disegno) e Tommaso Piroli (incisione), tra i più attivi interpreti del neoclassicismo tipografico.
Collezione delle Satire italiane. Livorno mascherata da Londra (1780–1790 ca.)
Nel cuore dell’Illuminismo italiano, tra il fermento letterario e la crescente sensibilità politica del secondo Settecento, si colloca una singolare serie editoriale che raccoglie le principali voci della satira italiana classica e moderna, da Petrarca a Lodovico Sergardi, da Soldani a Salvator Rosa. Queste opere furono stampate a Livorno dalla tipografia Tommaso Masi e Comp., ma spesso recano in frontespizio la falsa indicazione tipografica “Londra” – un espediente tanto diffuso quanto strategico, volto a eludere la censura e conferire prestigio internazionale a edizioni altrimenti “provinciali”.
Questa “collana apocrifa” si distingue non solo per il contenuto di forte impegno morale e satirico, ma anche per l’eleganza dell’apparato editoriale: le edizioni presentano ritratti d’autore, frontespizi allegorici finemente incisi, dediche a nobili protettori italiani ed europei (fra cui il Duca di Curlandia, Lord Hervey e altri esponenti del patriziato illuminato), nonché formati maneggevoli e legature in pergamena con tasselli e titoli dorati, pensate per collezionisti e lettori colti.
L’iniziativa editoriale di Masi fu ispirata dal desiderio di rendere accessibili i classici della satira e della poesia morale in una forma sobria e raffinata, ispirata alle più moderne edizioni francesi. Il successo della collana – oggi ricercatissima sul mercato antiquario – sta nel suo equilibrio tra tradizione letteraria, eleganza tipografica e sottile anticonformismo.