Racioppi, Giacomo
Storia dei moti di Basilicata e delle province contermini nel 1860 Con prefazione di Pietro Lacava
Bari, Gius. Laterza & Figli, Tipografi-Editori-Librari, 1909
Volume in 8° (cm 21,5 x 14,5); pagine; XXI, (3), 407, (3). Legatura coeva in piena tela marrone con titolo dorato al dorso. Esemplare in buone-ottime condizioni: legatura solida e ben conservata, minimi segni d’uso al margine inferiore del dorso; interno fresco e integro, con normale brunitura della carta e qualche fioritura sparsa. Seconda edizione dell’importante opera storica di Giacomo Racioppi, già apparsa in prima nel 1868, qui ristampata con intento celebrativo per iniziativa della Deputazione provinciale di Basilicata e del Fascio Lucano di Roma, con prefazione di Pietro Lacava. L’opera costituisce una delle fonti più autorevoli e dense sul Risorgimento lucano e meridionale. Dopo un’ampia introduzione dedicata alle condizioni della Basilicata nel 1848 (topografia, economia, società, movimenti liberali e segreti, episodi insurrezionali), l’autore ricostruisce con rigore cronachistico e analisi politica i dodici anni di governo borbonico successivi, le attività cospirative, i fermenti patriottici locali e infine gli eventi del 1860, che portarono alla rivolta e all’unificazione con il Regno d’Italia.
Tra i temi affrontati: il Circolo Lucano, la Federazione delle province, i moti del 1857, la spedizione di Pisacane, i comitati di insurrezione, le statistiche municipali, i contrasti tra i moderati e i murattiani.
Giacomo Racioppi (Moliterno, 1827 – Napoli, 1908), letterato, giurista e storico, fu testimone diretto dei fatti narrati. Nipote dell’abate Antonio Racioppi, animato da forti sentimenti patriottici, dedicò gran parte della sua vita a valorizzare la memoria storica del Mezzogiorno preunitario.
Questa seconda edizione del Racioppi del 1909, stampata da Laterza con il sostegno istituzionale del Fascio Lucano, ha un valore documentario particolare per la sua funzione commemorativa e per la prefazione del ministro Pietro Lacava, anch’egli lucano e protagonista della vita politica dell’Italia post-unitaria.
La tiratura non fu ampia e gli esemplari completi, in buone condizioni e in legatura coeva, non sono comuni sul mercato antiquario. È apprezzata tanto da collezionisti di storia risorgimentale quanto da studiosi delle vicende meridionali nel contesto del processo unitario.
Opera fondamentale per gli studi sul Risorgimento italiano, in particolare sulle vicende del Meridione d’Italia e della Basilicata. Esemplare completo e ben conservato, non comune.